A due anni si è trasferito negli Stati Uniti con la madre e la sorella, per raggiungere il padre che aveva lasciato l’Etiopia durante gli anni del “Terrore rosso”. Dopo la laurea in scrittura creativa alla Columbia University, ha cominciato a scrivere per «Rolling Stone» e per altre riviste. Leggere il vento (Piemme 2011) è il suo secondo romanzo. Il primo, Le cose che porta il cielo (Piemme 2009), ha riscosso un grande successo di critica ed è stato insignito di alcuni tra i premi letterari più prestigiosi degli Stati Uniti e del mondo. Nel 2010 il New Yorker ha inserito Dinaw Mengestu nella lista dei 20 migliori narratori americani Under 40.